Racconto di un Abarthista al Ring.

Scritto da on Apr 29, 2010 | Commenti disabilitati su Racconto di un Abarthista al Ring.

Arrivi alla sbarra, la gente ai lati che guarda incuriosita e fa foto…estrai la tua Ring Card l’appoggi alla colonnina e si entra.

Vedo Davide davanti a me e cerco di incollarmi subito al suo posteriore e di non mollarlo un attimo.
Ci sono pochi metri dove inizi a sentire una strana sensazione dentro di te, il cuore inizia a battere forte e inizi ad avere mille pensieri, le curve, la gente, la paura di incappare in un incidente, ti rendi conto che sei entrato nel “circuito” più difficile e pericoloso del mondo … ma ormai è troppo tardi, non puoi più tornare indietro…
Sei nella pista, scicane tra i birilli fatta artificialmente e via nel rettilineo …. passi sotto il primo bridge e li ti dimentichi di tutte le preoccupazioni, sei solo tu, la pista e la tua auto che fa da tramite.
Prima leggera curca in discesa, (Antoniusbuche) e inizi a buttare su marce, terza, quarta e la velocità sale. A velocità già molto elevata arrivi in un sinistra destra velocissimo e li inizi già a capire di che pasta è fatto questo circuito, l’auto regge bene, le mie gomme sono come colla e mi fido a farla in quarta piena.
Subito dopo si arriva alla Hohenrain, una destra sinistra da fare in terza e si va verso il bivio tra il nuovo/vecchio circuito con una curva a 90 gradi a sinistra da fare in seconda. In questo punto vedi il guardrail a pochissimi metri da te, senza vie di fuga … l’adrenalina sale …
Passi per il traguardo del circuito e qui inizia uno dei pezzi più belli della pista, dalla T13, una curva a sinistra da fare un terza giù in discesa per un pesso velocissimo da affrontare in quarta piena, senti la forza g nelle curve che ti fa saltar fuori dal sedile (fortuna che io ho i sabelt :p )
Dislivelli impressionanti, da qui capisci che i vari videogame o video non rendono affatto com’è il circuito in realtà.
Serie di curve veloci da terza quarta, guardi nello specchietto ogni tanto e vedi che qualche porche gt3 inizia ad avvicinarsi, lo lasci passare e intanto torni a pensare alle gomme della tua auto, ai freni … reggeranno tutto questo stress ? ma perché mi pongo queste domande ?! siamo solo all’inizio, saranno passati 2-3 km …
Via sempre più veloci, si arriva alla Flugplaz, rettilineo velocissimo che tira leggermente a destra, e inizi ad intravvedere una salita e incima un dopo… li senti l’auto letteralmente decollare, hai la sensazione di perdere il controllo, e non vedi cosa c’è dopo, una curva a destra velocissima e poi giù tutto di nuovo, quarta, quinta e via … la velocità sale sempre di più fino a sfiorare i 210 km/h

Si arriva all’aremberg, una curva a destra molto stretta, la prendo larga, affondo il pedale del freno all’ultimo istante, sento l’auto che inizia un pò a scodare ma è controllabile, inizio a prendere confidenza con il tracciato e con i limiti della mia auto 🙂 i brembo e le Kumho ku15 sopportano bene questo circuito.
Esco dalla curva e affondo tutto , terza quarta quinta … le marce salgono, un punto velocissimo in discesa, 180 190 200 orari e scorgi da lontano che il tracciato alla fine della discesa inizia bruscamente una salita che tira verso sinistra … è la compressione del ring … alzo leggermente il piede dall’acceleratore per la paura di perdere il controllo del veicolo, il volante è pesante, la forza g pure, tutto è più difficile e faticoso … tiri il volante a sinistra la strada sale e la affronto sui 190 200 orari … ti senti schiacciato verso il basso dalla forza g, la testa pesante, le braccia pure, perdi il senso della pendenza, per un attimo non capisci più se stai salendo o scendendo, se l’auto è attaccata ancora al suolo o decollata, sei per qualche istante stordito, difficile da spiegare …. ma ti devi riprendere subito e tra un sorriso malefico e un sogghigno di soddisfazione, ti rendi conto che non c’è il tempo per capire cos’è successo, perché ti ritrovi fondato nel’ Adenauer Forst, una “sciame” sinistra-destra da affrontare in seconda… ammetto che dopo tutti i giri che ho fatto, non sono ancora riuscito ad affrontarla veramente come si deve …… pianto i freni e staccata all’ultimo … l’assetto dell’auto regge, dentro la curva, esco e si ricomincia ad affondare tutto … se qui pensi di aver già visto tutto ci si sbaglia di brutto ….
Inizia uno dei tratti più insidiosi della pista, una serie di curve in discesa che ti fanno perdere facilmente il controllo in curva dell’auto, tanto che su 6 giri , 2 ho trovato incidenti in questo punto.
Si continua a scendere con curve sinistra-destra continue, ci si chiede quando mai finirà questa discesa, sempre infinita … fino a che non si arriva alla Breidscheid, uno dei pezzi più belli del circuito,nel giro di pochi metri la strada letteralmente si inabissa e risale bruscamente e metterà alla prova i cv della nostra vettura.

Si scorge la gente alla destra del crcuito in alto al di là delle protezioni, si affronta la curva sinistra-destra prendendola larga all’inizio, poi ti rendi conto che è quansi un tornate, l’auto inizia a scivolare, la gravità spinge l’auto all’esterno ma poi inizia la salita nel mezzo della curva, l’auto riprende grip e affondi tutto, inizi a salire sfruttando tutta la potenza della tua auto … brividi lungo la schiena 😉
Qui inizia un pezzo lunghissimo tutto in salita, interrotto solamente da una curva a destra da affrontare in terza-quarta, per il resto quarta quinta a tavoletta e non si lascia mai l’acceleratore …. mi rendo conto che l’auto non raggiunge nemmeno i 170 km/h e li capisci che stai salendo, altrimenti non te ne renderesti conto.
Una serie di curve longitudinali e trasversali, solo le montagne russe hanno percorsi così, nessun circuito al mondo ha pezzi simili.
Ad un tratto dopo parecchi km, inizi a scorgere delle protezioni bianche rosse che indicano una curva verso destra, non sai che fare, la pista non la conosco bene, rallento, scalo le marce, terza la affronto, una lunga curva a destra … poi inizia a risalire e li penso “ECCOLO” …. si arriva al Karrusel … una curva parabolica verso sinistra ricoperta da lastroni di cemento, all’idea sembra viscida … ma quando ci si è sopra, si cambia totalmente idea … lo si prende letteralmente saltandoci dentro, terza piena. La forza di gravità ci tiene attaccati all’asfalto mentre ci si sente quasi cadere all’interno della curva. Si accelera tutto, si sentono le sospensioni lavorare a mille, vibrazioni a non finire, e dopo poco la curva sta per finire, con un colpo al volante verso destra si “salta” fuori dal karrusel e per un’attimo ti fermi a pensare “l’auto è ok ? sospensioni ? gomme ? O_o …” …. ok l’auto la sento ok , via via via vai ….
non c’è il tempo di pensare, si affrontano una serie di “S” in salita, di difficile approccio le prime volte, poi con l’esperienza si capisce subito come prenderle. Inizia di nuovo una discesa con pezzi di curve ad “S” veloci che ti sbalzano letteralmente all’esterno curva, anche dopo molti giri non sono riuscito a farle tutte correttamente … fortuna che ho gomme e freni che mi permettono largo margine di errore …
Scorgi una curva a sinistra e poi si apre davanti a te uno dei pezzi più spettacolari in assoluto, il Brunnchen … una doppia curva a destra, primo pezzo in discesa, secondo in salita, e all’esterno una serie di roulotte , camper e un sacco di persone … sembra di essere allo stadio … affronti la curva tutto emozionato, stanno guardando tutti te , ti lasci prendere un pò la mano e prendi un pò troppo larga la curva, becco il cordolo ma l’auto tiene ! via via seconda curva a destra in salita , altre persone all’orizzonte che ti guardano e fanno foto … sei tu e il ring … wow …
Non ti puoi rilassare un attimo, anche se inizi a sentire la stanchezza alle braccia e alla schiena , che scorgi all’orizzonte qualcosa di strano …. la pista finisce …. per poi riapparire metei dopo una brutta curva a destra da fare in terza …. ma cos’è ?! … un dislivello ripidissimo dove la pista sprofonda … inizio a rallentare ma sono in quarta piena , sento l’auto che si alleggerisce bruscamente … per poi non appena riprende il grip frenata e entro in curva …. non oso immaginare cosa vuol dire affrontare quella curva con una velocità maggiore …
pensi sia finita ormai, leggi i cartelli che mancano pochi km alla fine …. e invece un secondo dislivello si apre poco dopo davanti a te … subito ti sembra meno ripido , ma è tutta un’impressione. Non avendo una curva subito dopo, ti lasci andare un pò di più in velocità e ti rendi conto che la strada ha un dislivello di 6 metri in 20 25 metri di pista… mi viene in mente che nelle gare automobilistiche tipo 24h del nurburgring qui le auto decollano letteralmente su 4 ruote …. aiuto …. perdo quasi il controllo dell’auto nel momento dell’atterraggio, forse 2 ruote si sono distaccate dal suolo , si sono accese alcune spie nel cruscotto … ringrazio l’elettronica questa volta … e ora via verso l’ultima parte del ring !
Si arriva al mini-karrusel, un’altra curva parabolica a sinistra, ma molto meno ripida.
Si esce e si affrontano le ultime “S” prima del rettilineo finale. Si apre difronte a noi dopo l’ultima curva a destra il dottinger hohe, un rettilineo lunghissimo con il castello del nurburg sullo sfondo, peccato che è interrotto a metà per l’uscita dei box e le sbarre di entrata per la circolazione turistica … si passa sotto il secondo bridge e si iniza a rallentare …. mi tolgo i guanti, mani sudate, schiena sudata … tremo … ho fatto un giro all’interno del circuito più difficile al mondo … e solo ora capisco il perché lo è… un’emozione UNICA … che consiglio a tutti di provare prima o poi.
Welcome to the Nurburgring Nordschleife

Marco Schenato (Shaggy)